Otto Addo: Il razzismo nel calcio "non è un incidente e non è un fenomeno marginale"

L'iniziativa antirazzista "Roots", co-fondata da Otto Addo, ha criticato la gestione degli insulti razzisti in Coppa di Germania. Il contesto è costituito dagli insulti razzisti commessi lo scorso fine settimana contro quattro giocatori.
"Per anni abbiamo assistito allo stesso schema: un incidente, poi la minimizzazione, poi il silenzio. Ma il razzismo nel calcio non è un incidente o un fenomeno marginale: è sistemico", ha affermato l'ex professionista della Bundesliga Otto Addo, co-fondatore dell'iniziativa contro il razzismo nello sport e, in qualità di presidente, le conferisce un volto prominente.
"Finché si parla di singoli autori e singoli idioti, il sistema rimane intatto", ha spiegato l'allenatore della nazionale di calcio ghanese, che ha giocato per l'Hamburger SV, l'1. FSV Mainz 05 e il Borussia Dortmund in Bundesliga. "Per cambiare il sistema, la DFB e la DFL devono finalmente dare priorità assoluta all'antirazzismo".
Addo è stato personalmente toccato dal razzismo quando era un giocatore professionista. Versi di scimmia, lanci di banane, commenti discriminatori – ad esempio, nel 1997 durante la promozione in Seconda Bundesliga del suo club di allora, l'Hannover 96, contro l'Energie Cottbus – il nativo di Amburgo ha vissuto tutto questo sul campo di calcio.
Insulti allo stadio e sui social mediaNel primo turno della Coppa di Germania di quest'anno si sono verificati diversi attacchi razzisti, sia allo stadio che sui social media. Christopher Antwi-Adjei dello Schalke è stato insultato con la parola "N" durante la partita contro il Lokomotiv Lipsia e, dopo le sue proteste, è stato ripetutamente fischiato dai tifosi del Lipsia.
Un giocatore dell'1. FC Kaiserslautern è stato aggredito razzialmente da uno spettatore a Potsdam. Il nazionale del Magonza Nadiem Amiri ha ricevuto un messaggio di odio razzista sui social media dopo la vittoria contro la Dinamo Dresda, da lui stesso pubblicato. Kelsey Owusu dell'Essen è stato bombardato di commenti razzisti sull'account Instagram della RWE dopo il suo brutale fallo su Yan Couto del Dortmund.
Il vicepresidente di "Roots", Younis Kamil, ha lamentato che "il calcio tedesco non è riuscito finora a fornire risposte sostenibili ed efficaci al razzismo. La tendenza indica un aumento, non una diminuzione, degli episodi di razzismo".
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